venerdì 5 giugno 2009

Italia dall'Estero - Silvio Berlusconi promette di procurarsi più poteri dal Parlamento

Pubblico un articolo del Times del 22 maggio 2009 (traduzione da Italia dall'Estero):

Silvio Berlusconi promette di procurarsi più poteri dal Parlamento

Ieri Silvio Berlusconi ha promesso di cambiare la costituzione italiana al fine di ottenere un maggiore potere come Presidente del Consiglio ai danni del Parlamento, che ha accusato di essere “inutile”.

“Avete un Governo che per la prima volta nella storia è guidato da un imprenditore e da una squadra di Ministri che assomiglia al consiglio d’amministrazione di una azienda pienamente efficiente, ma con una legislatura - dobbiamo riconoscerlo - che deve essere modernizzata in quanto il Premier non ha virtualmente nessun potere” ha dichiarato Berlusconi alla conferenza annuale di Confindustria, l’associazione degli industriali.

Ha continuato dicendo che un disegno di legge per cambiare la costituzione avrebbe dovuto assumere la forma di una “iniziativa popolare” intrapresa fuori dal Parlamento, in quanto deputati e senatori non indebolirebbero il proprio potere. Secondo la legge italiana, le leggi possono essere proposte non solo da parte dei deputati, ma anche da gruppi di 500.000 cittadini.

“Non si può chiedere ai tacchini di anticipare il Natale” ha affermato, aggiungendo che la Camera dei Deputati andrebbe ridotta a 100 deputati. Berlusconi ha cercato di aumentare i propri poteri durante la sua ultima legislatura nel 2005. Tale mossa fu approvata dal Parlamento, ma senza la maggioranza richiesta di almeno i due terzi dei votanti e fu revocata l’anno successivo con un referendum. Se fosse divenuta realtà, quella riforma avrebbe dato al Presidente del Consiglio il potere di nominare e licenziare i Ministri, di sciogliere il parlamento e di indire le elezioni. Attualmente, solo il Parlamento può destituire un Ministro con una mozione di sfiducia.

Berlusconi ha dichiarato che la Costituzione Italiana del dopoguerra ha attribuito al Presidente del Consiglio poco potere in quanto “è stata redatta dopo gli anni del fascismo”. Ha aggiunto: “Ci scontriamo contro infinite difficoltà per colpa di una burocrazia che si oppone a tutto. Io, che mi sono sempre considerato un rivoluzionario, credo che le rivoluzioni siano più semplici delle riforme”.

Dario Franceschini, leader del partito d’opposizione, il Partito Democratico, ha replicato: “Vorrei far suonare un campanello d’allarme. Qui siamo ben oltre il conflitto di interessi e il controllo delle televisioni. Berlusconi vuole controllare tutto.” “Il suo modello sono le ex repubbliche sovietiche dell’Asia Centrale, dal Turkmenistan all’Uzbekistan - paesi in cui il potere personale del leader si intreccia con quello statale ed economico”.

Gianfranco Fini, che guida con Berlusconi il partito al governo, il Popolo delle Libertà, ed è inoltre Presidente della Camera, ha dichiarato che il Parlamento non è “inutile”, ma uno strumento di controllo democratico sul potere del Governo.

Il Presidente del Consiglio ha dovuto affrontare richieste di dimissioni la scorsa settimana dopo che i giudici che hanno condannato per falsa testimonianza David Mills, il suo avvocato fiscalista inglese, hanno affermato d’averlo fatto perchè Mills ha ricevuto una mazzetta di $600.000 per testimoniare il falso per aiutare Berlusconi durante i processi per corruzione negli anni ‘90. Berlusconi ha detto che i giudici del paese sono stati motivati da “odio e gelosia” e ha negato d’aver pagato una tangente a Mills. L’Associazione Italiana Magistrati ha risposto accusando Berlusconi di lanciare attacchi personali volti a minare il sistema giudiziario.

Il Presidente del Consiglio ha posticipato i suoi progetti di riferire in Parlamento sul caso Mills a dopo le elezioni europee in giugno. L’opposizione di centro-sinistra ha affermato che Berlusconi è riluttante ad affrontare in Parlamento le critiche sul caso Mills e per il suo rifiuto di abrogare la legge che gli conferisce l’immunità.

Egli potrebbe inoltre dover fronteggiare domande imbarazzanti inerenti la sua relazione con Noemi Letizia, una aspirante modella diciottenne che lo chiama “Papi” ed è al centro delle richieste di divorzio della moglie, Veronica Lario.

(Articolo originale di Richard Owen)

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