mercoledì 3 giugno 2009

Italia dall'Estero - La procura indaga sui voli per le feste di Berlusconi

Pubblico un articolo di El País del 2 giugno 2009 (traduzione da Italia dall'Estero):

La procura indaga sui voli per le feste di Berlusconi

Il primo ministro, accusato di portare i suoi amici su aerei ufficiali

Silvio Berlusconi non ha niente da aggiungere. Stando a quanto detto ieri, ha già chiarito tutto: “La storia delle veline è falsa; le minorenni, figuriamoci; e quella [dell’avvocato inglese David] Mills, una bugia”. Il Cavaliere crede che sia solo una questione di tempo: il voto per le europee lo legittimerà un’altra volta. Mentre lo diceva, la procura apriva un’indagine sull’unica questione non smentita, il presunto uso indebito di aerei di Stato per trasferire amici, artisti e ballerine alle feste di Villa Certosa.

La realtà è rimasta sospesa. Nessuno parla del fallimento della Fiat nell’acquisto di Opel di fronte all’inazione del Governo, che in quel momento stava ordinando di sequestrare le foto sarde. Ancora meno il fatto che Berlusconi sia stato segnalato come corruttore in una sentenza di 400 pagine. Il Noemigate continua a calamitare l’attenzione e risulta difficile dire se sia stato generato da un complotto della stampa, come dice Berlusconi o se sia stata una tattica che egli stesso ha provocato a mo’ di cortina di fumo.

L’unico contrattacco di Berlusconi è stato quello di denunciare per tentativo di truffa un navigato fotografo, infervorarsi contro alcuni mezzi di comunicazione, negare le accuse e screditare i giudici, i giornalisti e gli oppositori. E successivamente ha sguinzagliato i suoi giornali contro di essi.

Dopo aver reclamato il suo diritto alla privacy, il quotidiano di famiglia, Il Giornale, ha pubblicato una fotografia di Veronica Lario, sua moglie, mentre passeggiava nel suo giardino con il responsabile della sicurezza; sotto, una deputata di estrema destra e amica del Cavaliere rivelava che la signora Lario ha una relazione con il suo gorilla. Berlusconi si è limitato a commentare che è disgustato dal fatto che la sua famiglia sia presa di mira dalla stampa.

Neanche una parola, tuttavia, sui voli a Olbia, nonostante il procuratore di Roma, Giovanni Ferrara, abbia aperto un’indagine dopo aver ricevuto una denuncia da parte di un’associazione di consumatori per chiarire se siano stati commessi “atti penalmente rilevanti o abuso di potere”. L’opposizione possiede alcuni dati: Berlusconi ha triplicato i voli rispetto al suo predecessore, Romano Prodi, dopo aver invalidato un decreto del precedente Governo che aveva fissato regole rigidissime per i voli.

Con Berlusconi, le spese sono salite da 23 milioni di euro nel 2002 a 63 milioni nel 2005. Con Prodi erano scese a 35 nel 2007. Nell’agosto del 2008, tutti a bordo. La direttiva indica che “in via del tutto eccezionale e previa rigorosa valutazione”, i voli sono aperti a “personale estraneo alle delegazioni, ma accreditati su indicazione dell’autorità, anche in relazione alla natura del viaggio, al rango rivestito dalle persone trasportate, alle esigenze di protocollo e alle consuetudini”. La domanda è se il chitarrista da camera del primo ministro, Mariano Apicella, le sue veline e i suoi invitati possiedano il “rango” e l’“autorità” per volare a carico del contribuente italiano. Se così fosse sarebbe una sorpresa, ma solo relativa.

(Articolo originale di Miguel Mora)

Nessun commento: