mercoledì 3 giugno 2009

Italia dall'Estero - Come le domande ‘vergognose’ di un quotidiano hanno innervosito Silvio Berlusconi

Pubblico un articolo del Guardian del 24 maggio 2009 (traduzione da Italia dall'Estero):

Come le domande ‘vergognose’ di un quotidiano hanno innervosito Silvio Berlusconi

L’inchiesta de La Repubblica sull’amicizia del leader con una giovane modella ha diviso l’Italia e ha provocato una violenta reazione da parte della destra.

Per un uomo che controlla quasi la metà delle emittenti televisive italiane, Silvio Berlusconi si è lasciato innervosire notevolmente dalle attività di un solo quotidiano. Recentemente irritato da una raffica di domande sulla sua celebre visita alla festa di compleanno della modella adolescente Noemi Letizia, il Presidente del Consiglio italiano ha puntato il suo dito ripetutamente in direzione dell’inviata di La Repubblica che si è era azzardata a farle.

“Si vergogni!” è stata la risposta di Berlusconi. “Gli italiani sono con me!” ha aggiunto, battendosi sul petto con orgoglio prima di abbandonare la sala in fretta e furia seguito dalle proprie guardie del corpo.

Sono passati dieci giorni da quando il quotidiano di sinistra La Repubblica ha pubblicato per la prima volta le dieci domande rivolte a Berlusconi a proposito della sua apparizione, il mese scorso, nella periferia di Napoli alla festa organizzata per il diciottesimo compleanno di Noemi Letizia, che è solita chiamare Berlusconi “papi”. Qualche giorno dopo, la sua seconda moglie Veronica Lario ha chiesto il divorzio.

Incuriositi dalle incogruenze nel racconto di Berlusconi sul modo in cui aveva conosciuto il padre della Letizia e dalla sua insinuazione secondo cui Berlusconi le stesse preparando un futuro in politica, La Repubblica ha inviato al Presidente del Consiglio una serie di domande come: “E’ vero che Lei ha promesso a Noemi di favorire la sua carriera nello spettacolo o in politica?” Chiede anche dettagli sui precedenti incontri del Premier con lei.

Secondo il direttore de La Repubblica Ezio Mauro la visita - e le presunte discrepanze nelle successive spiegazioni fornite dal Presidente del Consiglio - hanno fornito un caso che stabilisce, nell’Italia berlusconiana, un precedente per il giornalismo. “Ci sono delle contraddizioni in questo caso e quando i potenti di turno non danno delle spiegazioni, il giornalismo si deve dare da fare” ha dichiarato Mauro.

La posta in gioco va oltre i dettagli immediati degli incontri di Berlusconi con una giovane napoletana apparentemente in cerca di una carriera nel mondo dello spettacolo. Negli ultimi mesi ci sono state numerose accuse da parte della sinistra che parlano del rischio che Berlusconi stabilisca una forma di populismo autoritario poco rispettoso nei confronti del Parlamento, e ancor di meno dei giudici che vengono sistematicamente accusati di essere politicizzati, e all’interno del quale lui sia in grado di controllare troppo facilmente i mezzi di informazione.

L’affare Letizia - e la relativa cronaca - sta diventando una specie di cartina tornasole. “Berlusconi ha una sola cosa in mente” ha dichiarato Dario Franceschini, guida del primo partito d’opposizione, il Partito Democratico (PD):” ‘Sono stato eletto dal popolo e nessuno mi può più giudicare’. La sua dura reazione nei confronti del giornalismo investigativo nasce dal fatto che lui è convinto che è immorale avere una stampa libera ed una opposizione.” Più di 40.000 utenti di Facebook si sono uniti alla campagna delle dieci domande, iscrivendosi a una pagina denominata “Berlusconi Rispondi!”. Ma, secondo Berlusconi, La Repubblica è mossa da “odio e gelosia” perché il suo consenso è ai massimi storici. “Le motivazioni dietro la campagna di denigrazione organizzata da La Repubblica e dal suo direttore contro Berlusconi sono ovvie” ha dichiarato in un comunicato emanato dal suo ufficio.

L’apparizione a sorpresa alla festa della Letizia, occasione in cui ha regalato una collana d’oro del valore di 6.000 euro all’adolescente, forse non si sarebbe spinta oltre le colonne dei pettegolezzi se non fosse stato per la moglie di Berlusconi, la quale ha dichiarato alla stampa che non poteva restare insieme ad un uomo che “frequenta minorenni”, aggiungendo inoltre che suo marito “non stava bene”.

“Quando Veronica Lario si è rivolta alla stampa non si è più trattato di una questione privata” afferma Mauro. “Inoltre, se c’è qualcuno che ha rotto i confini tra pubblico e privato è stato Berlusconi quando ha spedito la sua biografia a 50 milioni di italiani prima delle elezioni”. “Nel mondo anglosassone, ci sarebbe stata una gara tra le testate per indagare sull’affare. Qui parlano di altre cose” ha dichiarato il giornalista de La Repubblica Giuseppe D’Avanzo, autore delle domande.

Maurizio Belpietro, direttore della rivista Panorama di proprietà di Berlusconi, ha respinto i reclami di D’Avanzo. “Il punto è che La Repubblica ha dichiarato guerra e Berlusconi ha fatto bene a ignorare le domande che sono più una provocazione politica che una ricerca della verità” ha dichiarato.

Le pressioni sono aumentate la settimana scorsa quando è emerso che Berlusconi aveva portato Noemi Letizia ad una cena governativa a Roma nel mese di novembre scorso in onore dell’industria della moda, dove si è seduta nel tavolo d’onore accanto a Santo Versace, Paolo Zegna e Leonardo Ferragamo, e dove è stata presentata come “la figlia di un mio caro amico di Napoli”, come ha riferito La Repubblica.

Mauro ha commentato: “Questo è emerso dopo che Berlusconi aveva dichiarato d’aver incontrato Noemi in passato soltanto in presenza dei suoi genitori. Dopo la cena, la Letizia è volata a Milano per un provino come annunciatrice meteo per una delle reti televisive di Berlusconi, che non è andato a buon fine soltanto per causa della sua scarsa dizione. Lei e sua madre sono state invitate successivamente ad una festa organizzata dalla squadra di calcio di Berlusconi, il Milan, scrive Repubblica. “Se Berlusconi vuole spiegare tutto questo, noi siamo pronti ad ascoltarlo e a capire” ha dichiarato Mauro.

Ma Berlusconi non è di umore conciliante. La sua invettiva contro l’inviata de La Repubblica è stata soltanto un assaggio di quello che sarebbe avvenuto giovedì quando è esploso in un discorso alla Confindustria, dove ha bollato il Parlamento italiano come un’istituzione “inutile” che gli impedisce di governare il Paese.

Il problema per La Repubblica è che gli italiani sono apparentemente, come dichiara Berlusconi, “con lui”, a giudicare dal vantaggio di cui gode il suo partito nei sondaggi prima delle elezioni europee del mese prossimo “Quando Berlusconi litiga con i giornalisti è semplicemente diretto e poco diplomatico” ha dichiarato Belpietro. “Quando il cancelliere tedesco, Gerhard Schroeder, fece la stessa cosa, nessuno ha parlato di regime.”

I parlamentari dell’opposizione hanno in programma di fare una richiesta formale a Berlusconi di riferire in Parlamento sui misteri sul caso Letizia. Ma a giudicare dell’umore attuale del Presidente del Consiglio, La Repubblica dovrà aspettare ancora a lungo per avere una risposta alle sue dieci domande.

Gli altri nemici del Presidente del Consiglio

I Giudici

“La giustizia penale è una malattia nel nostro sistema. Questa mattina i giornali dicono che uno non può neanche criticare i giudici. Credo invece che sia un diritto di ogni cittadino criticare i giudici e far notare che nessuno sceglierebbe (riferendosi al CT dell’Inter José) Mourinho come arbitro per il derby Inter-Milan. Non credo che nessuno accetterebbe un fatto del genere.”

Il Parlamento

“Il Presidente del Consiglio non ha praticamente alcun potere; tutti i poteri sono stati dati al Parlamento. Ci sono 630 parlamentari. Ne servirebbero circa 100. Ci vorrebbe l’iniziativa popolare per questa cosa; non possiamo aspettarci che i tacchini affrettino l’arrivo del Natale.”

(Articolo originale di Tom Kington)

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