giovedì 29 maggio 2008

Un Paese allo sbando

Non ci credo.
Credevo che Berlusconi non potesse più diventare Presidente del Consiglio.
Credevo che la "sinistra" mobilitasse mezzo Paese contro queste elezioni e contro il famosissimo "conflitto di interessi" (vengono a vederlo anche dal Giappone perché non ci credono).
Credevo in una Italia dove non ci sono discriminazioni.
Credevo che per risolvere il problema dei rifiuti non si parlasse più di inceneritori.
Credevo in troppe cose, sempre le stesse. Un po' continuo a crederci, anche perché se così non fosse che cosa ci rimane? Ci restano ancora delle persone serie che ci rappresentano (Di Pietro e pochi altri introvabili) e ancora meno che ci informano sulle manipolazioni e sulle porcate che stiamo subendo (Travaglio e Beppe Grillo sono due di quelli che si contano sulle dita di una mano).
Loro, i "signori" del Parlamento, dicono che lo fanno per noi: ci bombardano in un modo incredibile di mezze notizie, mezze verità e soprattutto di fatti scomparsi.
Io ho paura. Adesso vogliono (loro) il nucleare, ci dicono che è l'unica alternativa.
Non ci dicono però che tutti i paesi che già producono energia in questo modo stanno ABBANDONANDO il nucleare perché non riescono a smaltire le scorie: ci si sta sforzando di passare a centrali di "quarta generazione" che dovrebbero produrre meno residui radioattivi. Invece noi no, noi siamo più furbi: è stato detto (sempre da loro) facciamo oggi le centrali così come sono e quando arriveranno quelle di quarta generazione le cambieremo. Siamo troppo furbi. L'apoteosi è stata la proposta del ministro Scajola che applicherà degli sconti sulle bollette elettriche a quei cittadini che risiedono in comuni che ospiteranno le centrali e le scorie. SE LE PRENDA LUI!
Nessuno parla del referendum del 1987 in cui abbiamo detto NO al nucleare.
Per l'ennesima volta: no al nucleare, per produrre energia si possono avere tante alternative.