sabato 27 giugno 2009

Italia dall'Estero - L’Aquila perde completamente la fiducia in Berlusconi

Pubblico un articolo di Het Parool del 17 giugno 2009 (traduzione da Italia dall'Estero):

L’Aquila perde completamente la fiducia in Berlusconi

ROMA - Nel pomeriggio di oggi il premier Silvio Berlusconi ha di nuovo fatto visita a L’Aquila, la città della zona montana italiana colpita lo scorso aprile da un terremoto. I cittadini arrabbiati nel frattempo sono andati a Roma per protestare contro l’inadeguatezza della ricostruzione. Berlusconi non verrà accolto a braccia aperte come durante le sue visite nei giorni immediatamente successivi al terremoto del 6 aprile, che ha provocato quasi 300 vittime e ha lasciato più di 60.000 senza tetto.

Questa volta il premier verrà accolto dai comitati delle vittime de L’Aquila e dintorni, gente che si trova tutt’ora senza casa. Guidate dai loro sindaci, circa millecinquecento persone sono partite ieri per Roma per protestare contro la pochezza del piano di ricostruzione del governo Berlusconi che veniva discusso (alla camera, ndt) ed hanno piantato le tende davanti alle porte del Parlamento.

“Non ho la minima fiducia in questo piano” dice Eustachio Gentile, sindaco di Scauri, uno dei paesi colpiti. “Ho la sensazione che questi signori semplicemente accetteranno questo piano di ricostruzione e che noi ci ritroveremo tra anni ancora sotto le tende”. Questa sfiducia traspariva dai volti dei molti dimostranti e dagli striscioni che avevano portato. “Fateci uscire dalle tende. Requisite le case sfitte. Lasciate a noi la ricostruzione. Berlusconi non farti più vedere a L’Aquila”. Questo desiderio non si realizzerà. Lo scontento nei confronti di Berlusconi è legato soprattutto al suo spettacolare gesto di tenere il summit del G8 il prossimo mese a L’Aquila. Un gesto che, secondo i residenti, ignora i bisogni quotidiani delle vittime. Alfonso Salvatore: “Spendono tutto per il G8. I nostri piccoli grandi problemi quotidiani non interessano a nessuno”. Lo studente ventenne Paolo Pignatelli ha portato con se la piccola tenda che da due mesi è il suo unico riparo. “Mi hanno promesso cento euro al mese. Non ho ancora visto un soldo”.

(Articolo originale di ANP)

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