mercoledì 24 giugno 2009

Italia dall'Estero - Controllo in Spagna, miseria in Italia

Pubblico un articolo del Kathimerini del 21 giugno 2009 (traduzione da Italia dall'Estero):

Controllo in Spagna, miseria in Italia

Due modelli diametralmente opposti per affrontare l’immigrazione clandestina in Europa

Mentre l’Italia di Silvio Berlusconi scivola verso misure sempre più estreme per la lotta all’immigrazione clandestina, o almeno per dare l’impressione di affrontarla, la Spagna di José Luis Rodríguez Zapatero adotta un modello diverso e più liberale con lo stesso obiettivo. In un teso incontro con il suo omologo italiano, il ministro spagnolo del Lavoro e dell’Immigrazione Celestino Corbacho lo scorso anno sintetizzò la loro differenza di approccio affermando: «Voi criminalizzate, noi sorvegliamo».

Nell’ultimo decennio la Spagna ha registrato una rapida crescita del numero di immigrati, che hanno trovato occupazione nel fiorente settore edilizio e adesso che la crisi sta colpendo duramente il paese, gli stranieri sono i primi a perdere il posto di lavoro. La disoccupazione, di per sé, ha portato molti immigrati a tornare a casa. Degli 800.000 rumeni che vivono in Spagna si stima che 80.000 siano rimasti senza lavoro e di questi la metà sarebbe già tornata in Romania.

Inoltre, per agevolare il rientro dei disoccupati latinoamericani nei loro paesi, la Spagna dallo scorso anno sta offrendo loro incentivi finanziari. Invece di ricevere l’indennità di disoccupazione ogni mese, gli viene fornita tutta insieme per un importo pari a 10.000 euro, a condizione che ritornino alla loro patria e che non tornino in Spagna nei successivi tre anni. Circa 5.000 immigrati disoccupati hanno beneficiato del programma per ricominciare una nuova vita in patria e molti di più sono coloro che vorrebbero beneficiarne ma non possono perché legati al mutuo delle loro abitazioni. Sempre per colpa della crisi del mercato immobiliare, non sono in grado di vendere i loro appartamenti e sono così costretti a rimanere in Spagna, anche se disoccupati.

Nel 2005 la Spagna aveva portato avanti un ampio programma per la legalizzazione degli immigrati, offrendo 600.000 permessi di soggiorno agli immigrati lavoratori, i quali così pagano regolarmente i loro contributi rafforzando i fondi pensione e le entrate fiscali. Le sei sanatorie di immigrati che si sono succedute dal 1985, vanno di pari passo con l’aumento delle multe volte a colpire il lavoro nero. Con la più recente legge sono aumentate ancora di più le multe ai datori di lavoro che impiegano immigrati privi di documenti e sono state rese più severe le condizioni per il ricongiungimento familiare. Allo stesso tempo, però, è stato concesso il diritto di voto alle elezioni comunali a mezzo milione di immigrati latinoamericani ed è stato stabilito l’obbligo dello Stato a fornire gratuitamente assistenza legale agli immigrati e l’educazione ai loro figli, indipendentemente dal fatto che i genitori abbiano i documenti o meno.

Pesanti multe

Al contrario, l’Italia ha deciso l’anno scorso di condannare gli immigrati a una condizione di miseria e di mettere anche a rischio la salute pubblica con un provvedimento che prevede che i medici debbano denunciare alle autorità coloro che cercano assistenza medica senza avere i documenti. La nuova legge non è diretta contro i trafficanti, ma contro gli immigrati stessi, affermando che chiunque sia trovato illegalmente nel paese debba pagare una multa fino a 10.000 euro. La legge prevede l’istituzione di «ronde di cittadini», che pattuglino le strade anche con stemmi di aquile sulle divise, come le camicie nere di Mussolini. In seguito all’accordo con la Libia, il governo Berlusconi ha cominciato a «rispedire» in Africa le barche con gli immigrati clandestini senza dar loro alcuna possibilità di presentare una domanda di asilo. Se davvero l’obiettivo è la riduzione del numero degli immigrati e non il sensazionalismo, questo metodo completamente illegale non è neanche molto efficace. Stando alle cifre ufficiali, il 95% degli immigrati clandestini non arrivano in Italia sulle barche dal sud, ma con diversi altri mezzi dai paesi dell’est, spesso camuffati da turisti.

(Articolo originale di Evridiki Bersi)

2 commenti:

chia ha detto...

Infatti Zapatero è così bravo che la Spagna è alla fame e gli spagnoli invocano le sue dimissioni.
Ps. L'esercito spagnolo spara cannonate sui barconi di immigrati per allontanarli e a gibilterra quelli che trova li prende, li lega e li ributta legati di là dalla frontiera, con la conclusione che molti muoiono lì di fame perché non possono muoversi (Fonte di Amnesty international)

chia ha detto...

http://www.ossin.org/mauritania/respingimenti-mauritania-nouadhibou.html

Guarda qui gli spagnoli