venerdì 1 maggio 2009

Italia dall'Estero - Scandalo per le “miss” di Berlusconi

Pubblico un articolo de El Pais del 30 aprile 2009 (traduzione da Italia dall'Estero):

Scandalo per le “miss” di Berlusconi

La moglie del Cavaliere critica la scelta di “showgirl” per le liste europee – La fondazione di Fini, il grande alleato del primo ministro, denuncia il suo maschilismo

Il primo grande dietro front del terzo Governo di Silvio Berlusconi è arrivato da un luogo inaspettato: la camera da letto coniugale. La sua seconda moglie e first lady, Veronica Lario, ha criticato molto aspramente il modo di fare politica di suo marito e ha lasciato intendere che è “maschilista” e tipico di un “imperatore”. La Lario ha detto all’agenzia Ansa che usare showgirl, attrici e concorrenti del Grande Fratello per rinnovare l’immagine del partito in vista delle elezioni europee è una “vergogna senza pudore”.

La Lario, lei stessa ex attrice e showgirl, confessa che questa politica fa “soffrire” lei e i suoi figli, che sono “vittime di tutto questo ciarpame maschilista”. “Qualcuno ha scritto che tutto questo serve per far divertire l’imperatore” ha sparato la signora Berlusconi. “Lo condivido”.

L’attacco della Lario, che già nel 2007 riprese suo marito per aver flirtato con Mara Carfagna, attuale ministro delle Pari Opportunità, ha provocato un grande baccano in Italia e in Polonia, dove si trovava in visita Berlusconi.

Nonostante i nomi di diverse possibili candidate circolassero da alcuni giorni, perché qualche velina televisiva (così si chiamano ora le eredi delle mamachicho [ballerine che intervenivano nelle trasmissioni di Telecinco negli anni '80, N.d.T.]) aveva seguito un corso accelerato di politica nella sede del Popolo della Libertà (PDL), il partito non aveva confermato ufficialmente alcun nome.

Forse per questo Berlusconi ha risposto ieri tra l’irritato e il divertito alla “signora” Veronica da Varsavia. “Si è lasciata manipolare dalla stampa di sinistra e ha creduto a notizie assolutamente infondate. Mi dispiace”, ha detto “che la signora sia caduta nella manovra dell’opposizione”.

In realtà le prime denunce di maschilismo galoppante conto i casting di ballerine-politiche sono partite dal think tank di Gianfranco Fini, suo ipotetico delfino, compagno di partito e presidente della Camera dei Deputati. Attraverso la rivista digitale della Fondazione Fare Futuro, la docente universitaria Sofia Ventura ha denigrato la politica delle “belle facce e bei corpi con curriculum vuoti”. Ieri Berlusconi ha confermato che presenterà “tre di quelle presunte veline” nelle liste di Strasburgo. “Le porterò con me in campagna elettorale e chiederò loro «Voi siete veline?» e loro spiegheranno quali sono i loro titoli [universitari] e cos’hanno fino ad ora. Faremo un figurone [in italiano nel testo, N.d.T.]”.

Le tre giovani scelte (solo tre fra 69 candidati) sono Lara Comi (ex studentessa della prestigiosa Università Luigi Bocconi di Milano e coordinatrice dei giovani di Forza Italia in Lombardia), Licia Renzulli (candidata alle elezioni politiche nella regione delle Marche e missionaria occasionale in Bangladesh) e Barbara Matera, attrice e annunciatrice, laureata in Lettere a Roma e semifinalista del concorso di Miss Italia nel 2000.

Da genio della pubblicità qual’è (tutta Europa conoscerà prima le candidate del PDL delle proprie), Berlusconi ha ricordato che intende “rinnovare la classe politica con persone colte, preparate e che garantiscano la loro presenza a tutte le votazioni”. “Il PDL”, ha aggiunto, “non porterà mai in Europa personaggi maleodoranti e malvestiti come quelli che circolano nelle aule parlamentari candidati da certi partiti”.

L’enigma che non lascia dormire gli italiani ora è un altro: perché Berlusconi si è presentato domenica sera alla festa di compleanno di una ragazza napoletana di 18 anni chiamata Noemi? Il Cavaliere ha percorso centinaia di km dall’Aquila e ha attraversato la peggiore autostrada della Campania per portare di persona un collier d’oro e brillanti a Noemi, che l’ha accolto al grido di “Ciao, papi!”.

Ieri si è saputo che la giovane studia (grafica pubblicitaria) ed è figlia di una bionda ex showgirl (un’altra) e di un dipendente comunale. Noemi è apparsa sui giornali con una corona, il collier e le unghie finte, mostrando un libro sul PDL, regalo di “papi” e dedicato: “Alla mia piccola Noemi, la mia piccola grafica pubblicitaria, dal suo papi putativo”.

La ragazza ha spiegato che conosce Berlusconi sin da piccola, perché “è un buon amico di famiglia”, e ha rivelato che spesso canta con il primo ministro le canzoni di Mariano Apicella, interprete napoletano di canzoni scritte da Silvio Berlusconi e che lo incontra “a Roma e a Milano, perché lui non può sempre venire, con tutte le cose che ha da fare”.

La parola “papi” non è piaciuta per niente alla Lario, la quale, anziché chiedere il divorzio, si è lamentata all’Ansa che Berlusconi “non è mai andato a nessun diciottesimo compleanno dei suoi figli, nonostante fosse stato invitato”. Il premier ha minimizzato così la sua incursione napoletana: “Si è trattato di un brindisi e qualche foto. È un’altra strumentalizzazione. I miei figli? Mi sento il più amato dei genitori”.

E in questo modo si è conclusa, per ora, la prima crisi coniugale del Governo Berlusconi, più conosciuto da ieri sul web come il Governo Papi.

(Articolo originale di Miguel Mora)

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