domenica 17 maggio 2009

Italia dall'Estero - Berlusconi prende di mira gli immigrati

Pubblico un articolo di Libération del 16 maggio 2009 (traduzione da Italia dall'Estero):

Berlusconi prende di mira gli immigrati

Italia. La Lega Nord fa votare una legge che divide il paese

Malgrado le proteste dell’opposizione, che evoca il ritorno delle “camicie nere” e l’avvertimento dei vescovi che temono una “negazione dell’integrazione”, la maggioranza di destra di Silvio Berlusconi ha adottato una serie di misure repressive in nome della guerra contro i clandestini. Mentre negli ultimi dieci giorni, diverse navi cariche di immigrati sono state respinte in direzione della Libia, la Camera dei Deputati ha votato, giovedì, una legge sulla sicurezza voluta dal partito xenofobo della Lega Nord. Il testo deve ancora passare al Senato, senza dubbio entro fine maggio. “Dopo, ogni straniero senza permesso di soggiorno che sarà controllato sarà espulso”, ha strombazzato il ministro (Lega Nord) dell’Interno Roberto Maroni. Ci sarebbero, in Italia, un milione di stranieri clandestini e la penisola avrebbe conosciuto in questi ultimi anni un accrescimento della popolazione immigrata prossimo alle 400.000 persone all’ anno.

“Ronde”. Dopo aver vinto le elezioni politiche nel 2008, soprattutto sbandierando il tema della sicurezza, la maggioranza di destra ha preparato un testo che introduce il “reato di immigrazione e di soggiorno” clandestini, punito con un’ammenda che va dai 5 ai 10.000 euro. D’ora in avanti, ogni persona che accoglierà o affitterà un appartamento ad un clandestino sarà passibile di una pena fino a tre anni di reclusione, gli immigrati potranno essere trattenuti nei centri di identificazione ed espulsione per 180 giorni (contro i due mesi attuali) e “associazioni di cittadini” potranno ufficialmente costituirsi per effettuare delle “ronde” al fine di allertare la polizia circa eventuali attacchi all’ordine pubblico. Inizialmente previsto, l’obbligo per i medici di denunciare i clandestini è infine stato ritirato.

Spacconate. L’adozione di questo testo avviene alla vigilia delle elezioni europee, mentre la Lega Nord moltiplica le proposte demagogiche, come quella di riservare alcuni vagoni della metropolitana di Milano ai soli milanesi. Berlusconi, a rimorchio del partito xenofobo, ha spiegato che non vuole “un’Italia multietnica”. Ha anche sostenuto che gli immigrati sulle imbarcazioni verso Lampedusa sono “reclutati in maniera scientifica dalle organizzazioni criminali”.

Facendo sentire la differenza di una parte della destra infastidita dalle spacconate della Lega, il presidente della Camera dei Deputati, Gianfranco Fini, ha sottolineato che l’Italia multietnica è ormai “un dato demografico”. Il Capo dello Stato Giorgio Napolitano si è inquietato per la diffusione di una “retorica xenofoba”. Quanto allo scrittore Roberto Saviano, ha ricordato che le “due più importanti ribellioni spontanee contro la mafia in Italia (in Campania, in settembre, ed in Calabria, l’anno scorso N.d.R.) non sono state fatte da italiani, ma da immigrati africani”.

(Articolo originale di Éric Jozsef)

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