giovedì 14 maggio 2009

Italia dall'Estero - “Mussolini era troppo buono…”. Polemiche dichiarazioni del senatore Marcello Dell’Utri

Pubblico un articolo di El Mundo del 5 maggio 2009 (traduzione da Italia dall'Estero):

“Mussolini era troppo buono…”. Polemiche dichiarazioni del senatore Marcello Dell’Utri

Mi perdoni Veronica Lario, però a pensarci bene forse non era poi così male la tanto criticata idea di Silvio Berlusconi di dare spazio nelle file del suo partito a showgirl, starlette, modelle, ex aspiranti a miss Italia e ragazze del mondo dello spettacolo in generale.

Perché, a voler essere onesti, tra una bionda da schianto, innocente e con gambe interminabili, e certi pezzi grossi del Popolo della Libertà (come si chiama il nuovo partito che guida il Cavaliere), molti sceglierebbero senza dubbio la prima opzione. Soprattutto dopo le dichiarazioni appena rilasciate dal senatore Marcello Dell’Utri, uno dei più leali luogotenenti di Silvio Berlusconi.

Ecco alcune perle: “Mussolini perse la guerra perché era troppo buono. Non era affatto un dittatore spietato e sanguinario come poteva essere Stalin. Leggendo i suoi diari giorno per giorno, scritti per 5 anni dal ‘35 al ‘39, cioè alla vigilia della decisione di entrare in un conflitto mondiale già iniziato, le posso assicurare che trovo Mussolini un uomo straordinario e di grande cultura. Un grande scrittore, del livello di Montanelli; i suoi diari sembrano le cronache di un inviato speciale, con frasi brevi e aggettivazioni efficaci come raramente ho letto”, sostiene Dell’Utri in un’intervista concessa ad una web tv.

“Non fu colpa di Mussolini se il fascismo si trasformò in un orrendo regime. Ci sono testimonianze autografe del Duce in cui critica i suoi uomini che hanno falsato il fascismo, costruendosene uno a proprio modo, basato sul ricatto e sulla violenza. Il suo fascismo era di natura socialista”.

E, come se non bastasse, aggiunge: “Non ho paura di diventare impopolare con queste dichiarazioni, perseguo solo la ricerca della verità. Io non ho alcuna intenzione di fare apologia né del fascismo né di Mussolini.
Ho scoperto nei diari di Mussolini la figura di un grande uomo. Commise errori ed è già stato condannato dalla storia. Ma da questi scritti viene fuori una figura diversa da quella che ci è stata propinata dagli storici dei vincitori. Non era un buffone, non era un ignorante e tantomeno un sanguinario. Era un uomo buono. Mussolini era solo una brava persona che ha fatto degli errori”.

È un peccato che i diari ai quali si riferisce Dell’Utri siano secondo vari storici, apocrifi. Ma soprattutto vale la pena soffermarsi un po’ per spiegare chi è Marcello Dell’Utri, un siciliano di 68 anni che era presidente di Publitalia ‘80 (l’azienda di pubblicità di Silvio Berlusconi) e che nel 1993 fondò insieme al Cavaliere il partito di Forza Italia.

Nel 2004 il Tribunale di Palermo lo ha condannato a nove anni di carcere per concorso esterno in associazione mafiosa. “La pluralità delle attività condotte da Dell’Utri (…) ha costituito un concreto, volontario, consapevole, specifico e prezioso contributo al mantenimento, consolidamento e rafforzamento di Cosa Nostra”, recitava la sentenza.

Precedentemente, nel 1999, già era stato condannato con sentenza definitiva a due anni e tre mesi di reclusione per frode fiscale e fatture false. E lo tengono lì, al Senato italiano a difendere le virtù di Mussolini. È vero che non era così male l’idea di introdurre modelle nella politica italiana?

(Articolo originale di Irene Hdez. Velasco)

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