sabato 30 maggio 2009

Italia dall'Estero - Può un’adolescente far cadere Berlusconi?

Pubblico un articolo dell'Independent del 27 maggio 2009 (traduzione da Italia dall'Estero):

Può un’adolescente far cadere Berlusconi?

Lo chiama “papi”. Lui le ha regalato una collana da 6.000 sterline per il suo diciottesimo compleanno. La relazione di Silvio Berlusconi con Noemi Letizia ha già portato sua moglie ad avviare le pratiche di divorzio. Potrebbe ora fargli perdere il comando?

Gli Italiani sono sempre stati sprezzanti nei confronti dell’ossessione dei media “anglosassoni” per la vita privata della gente ricca e famosa, ma nell’ultimo mese i giornali italiani si sono occupati esclusivamente di un unico argomento: la relazione tra il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e una giovane donna di Napoli, di nome Noemi Letizia. Berlusconi è stato sorpreso a dire molte bugie su questa amicizia e si rifiuta di giustificarle. E con un appuntamento elettorale di rilievo alle porte, la sua popolarità, che sei settimane fa aveva toccato il picco massimo, rischia ora di crollare.

I giornalisti non possono essere accusati di aver trasformato la questione in uno scandalo, perché è stato Berlusconi stesso ad attirare l’attenzione sulla relazione, quel martedì in cui, approfittando di un viaggio a Napoli, si è fatto vedere alla festa per il diciottesimo compleanno di Noemi. Ha posato per i fotografi e ha omaggiato la giovane e attraente biondina con un pendente d’oro e diamanti del valore di 6.500 euro. Questo evento irrilevante è stato immortalato il giorno seguente, in un breve articolo di cronaca, su La Repubblica.

E sarebbe finita lì se non fosse stato che, nel giro di quattro giorni, questo fatto è diventato per la seconda moglie di Berlusconi, Veronica, il casus belli per il divorzio. Suo marito, ha affermato la signora in un comunicato stampa, “frequenta le minorenni”; si è dichiarata preoccupata per il marito perchè “non sta bene”, ma non ha manifestato alcun dubbio che, dopo quasi trent’anni assieme, il loro matrimonio sia finito.

Improvvisamente, l’apparentemente innocuo evento sociale ha assunto sfumature misteriose e sinistre. Noemi, da quanto si è appreso, ha l’abitudine di chiamare Berlusconi “papi”. Il Presidente del Consiglio sembra essere in termini più che familiari con la ragazza.Messo alle strette dalla moglie Veronica, che apre bocca una volta ogni due anni ma con effetti devastanti, Berlusconi si è recato a Porta a Porta, un talk-show politico in seconda serata condotto dal suo cortigiano televisivo più servile e ha spiegato che il padre di Noemi, Elio Letizia è una vecchia conoscenza politica dei tempi in cui il Premier aveva a che fare con Bettino Craxi e il partito Socialista: Berlusconi aveva bisogno di consultarsi con lui in merito ad urgenti questioni legate alle elezioni europee. Ma poco dopo, Bobo Craxi, figlio dello scomparso Bettino, è saltato fuori dichiarando di non aver mai sentito parlare del padre di Noemi. Allo stesso modo, l’improbabile dichiarazione di Berlusconi circa le “urgenti questioni elettorali” non ha convinto ed è stata negata qualche settimana dopo da Elio Letizia in persona.

Il privato non è più tale, ormai: qualcosa di quella festa di compleanno e della partecipazione di Berlusconi ha trascinato oltre il limite Veronica, sofferente già da lungo tempo. Una delle ragioni della sua rabbia, come lei stessa ha spiegato in un’amara e-mail all’Ansa, è il fatto di non essere mai riuscita a far partecipare il marito a nessuno dei diciottesimi compleanni dei loro figli, “pur essendo stato invitato”. Ma questo motivo in sé non può essere la goccia che ha fatto traboccare il vaso (o, come diremmo noi, il fuscello che ha spezzato la schiena al cammello). Davvero Berlusconi è l’amante di Noemi e perciò colpevole come Veronica dice, di “frequentare le minorenni”? O forse la ragazza è sua figlia illegittima? Le sue guance paffute e gli occhi piccoli, non molto diversi da quelli del Premier, permettono al mondo di propendere per quest’ultima ipotesi. Ma Berlusconi si è rifiutato di fare luce sulla loro relazione. Ha continuato a sostenere di averla incontrata “tre o quattro volte” e sempre accompagnata dai genitori.

Ironia vuole che Berlusconi non si sia mai mostrato ritroso ad esporre all’occhio pubblico la sua caotica e colorita vita privata. Si innamorò di Veronica a Milano, vedendola recitare in topless in uno spettacolo teatrale intitolato “Il Magnifico Cornuto” e visse con lei nel peccato per 10 anni prima di sposarla con una cerimonia civile. I loro bambini sono nati prima del matrimonio. Quando entrò in politica nel 1994 il suo manifesto elettorale fu un’autobiografia epurata, Una Storia Italiana, in cui ritraeva se stesso come l’italiano medio, figlio di un impiegato di banca, partito da zero e diventato immensamente ricco grazie al duro lavoro e ad una famiglia unita molto legata alle proprie radici. Milioni di italiani se la bevvero e nessuno dubitò mai del suo buon gusto in fatto di donne (era sufficiente guardare le sue due mogli).

E’ stato dopo la sua seconda e molto più convincente vittoria alle elezioni del 2001 che le voci sulle frenetiche relazioni di Berlusconi hanno cominciato davvero a circolare, con resoconti di bellissime e giovani stagiste ospitate d’estate, come “assistenti”, nella sua villa in Sardegna – e della rapida carriera di altre ragazze altrettanto attraenti tra le fila del suo partito, Forza Italia, attraverso i suoi canali televisivi commerciali. Berlusconi, da vecchia volpe, aveva trovato il modo di tenere occupata la propria libido, nonostante le esigenze della vita politica. E trattandosi dell’Italia, nessuno se ne è lamentato. Veronica era stata sistemata in una magnifica casa a pochi chilometri dalla residenza principale di Berlusconi, Villa Arcore, a nord di Milano. Era sicuramente un cattivo marito, ma in Italia questi sono affari della famiglia e di nessun altro.

Eppure, come ha fatto notare ieri il direttore de La Repubblica, Ezio Mauro: “Berlusconi ha da molto tempo cancellato il confine tra pubblico e privato”. Lo ha fatto nel pubblicare il suo manifesto elettorale. E continua a farlo in modo più caotico e impulsivo quando permette ai paparazzi di fotografarlo in compagnia di formose ragazze di 50 anni più giovani di lui. È l’atteggiamento di un sultano, un re o un dittatore, e il modo in cui Berlusconi tentava l’impossibile indicava già chiaramente che stava muovendosi a poco a poco in quella direzione. I suoi giornali e le sue televisioni non avrebbero mai protestato . La RAI, televisione di stato, era sempre più succube del Premier. Persino i quotidiani indipendenti concedevano una fiducia crescente alla sua buona volontà . La scarsa attenzione prestata da Berlusconi alla sua stessa immagine è il metro di misura per capire quanto si sentisse invulnerabile.

Ma aveva fatto i conti senza Veronica. Nel gennaio 2007, per la prima volta dichiarò pubblicamente che suo marito si era spinto troppo oltre, concedendo un’intervista a La Repubblica (uno delle poche testate realmente indipendenti), in cui pretendeva le scuse di Berlusconi per aver detto a Mara Carfagna – un’affascinante modella diventata parlamentare (e ora Ministro): “La sposerei in un lampo se non fossi già sposato”. Berlusconi acconsentì docilmente. Ma non cambiò atteggiamento. Continuò esattamente come prima, fino all’arrivo del diciottesimo compleanno di Noemi dopo il quale tutto è andato decisamente storto.

Oggi, l’Italia è al bivio: La Repubblica ha insistentemente preteso dal Presidente del Consiglio chiarificazioni riguardo Noemi, pubblicando nelle ultime due settimane una lista di dieci domande per le quali vogliono una risponda. Berlusconi ha ripetutamente rifiutato. Con le elezioni europee tra dieci giorni, c’è il rischio concreto che il suo silenzio lo danneggi alle urne, dalle quali aveva pensato di uscire grande vincitore – particolarmente ora che importanti figure della Chiesa Cattolica, come l’ex Arcivescovo di Pisa Alessandro Plotti, hanno cominciato ad attaccarlo. Berlusconi ha promesso di riferire al parlamento per quanto riguarda ciò che lui definisce “infami dicerie” sulla sua relazione con Noemi.

E’ sintomatico della banalizzazione della politica italiana sotto Berlusconi che solo ora gli si chiedano delle spiegazioni, non per corruzione o per associazione mafiosa, ma a causa di una sua relazione con un’adolescente. Ma la diatriba in sé non è insignificante. Viveve in Italia oggi è come essere intrappolati sul fianco di un vulcano dal quale lentamente, ma inesorabilmente sta colando lava. Lontano dal condurre ad una rivitalizzata “Seconda Repubblica”, lo scandalo delle corruzione degli anni ‘90 ha portato invece all’Epoca di Silvio e al lento, ma stabile degrado delle istituzioni democratiche della nazione. Se il Presidente del Consiglio può cavarsela portando avanti una relazione extra-coniugale semi-pubblica con un’adolescente (e mentendo così spudoratamente che chiunque può rendersene conto) e ancora nessuno gli chiede delle spiegazioni – allora il Paese è in pericolo.

(Articolo originale di Peter Popham)

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