mercoledì 8 aprile 2009

Italia dall'Estero - Qualche giorno fa un geologo aveva preannunciato il disastro ed era stato accusato di procurato allarme

Pubblico un articolo de El Mundo del 6 aprile 2009 (traduzione da Italia dall'Estero):

Qualche giorno fa un geologo aveva preannunciato il disastro ed era stato accusato di procurato allarme

Giampaolo Giuliani, tecnico e ricercatore del Laboratorio Nazionale di Fisica del Gran Sasso, lo aveva previsto.

Un forte sisma avrebbe scosso la zona de L’Aquila nei giorni a venire. Nonostante preannunciasse forti scosse, nessuno gli ha dato retta ed è stato inoltre accusato di procurato allarme.
Si sarebbe potuta evitare la tragedia se gli avessero dato ascolto?

Questa è la domanda che si pongono molti italiani dopo la morte di almeno 27 persone (articolo pubblicato alle 9.56, N.d.T.) in seguito al forte sisma di quasi 6 gradi di magnitudo che questa mattina ha scosso il centro Italia.
Grazie ad un sistema chiamato “Gamma Tracer” che utilizza nel suo laboratorio, Giuliani, qualche giorno fa, aveva preannunciato una serie di scosse nella zona che presagivano l’arrivo di un terremoto più forte.

Le sue dichiarazioni in un programma televisivo, hanno creato allarmismo tra gli abitanti delle zone limitrofe tra i quali prendeva corpo la paura della reale possibilità che avvenisse ciò che alla fine purtroppo è accaduto.

La sua previsione è stata quindi considerata allarmista e in pochi ne hanno tenuto conto nonostante anche il Centro Nazionale Terremoti avesse registrato i movimenti tellurici.

Anche il capo della Protezione Civile, responsabile del soccorso durante il terremoto, ha dato dell’imbecille a Giuliani il quale è tornato a ripetere che questa catastrofe si sarebbe potuta evitare.

La tesi di Giuliani si basa sull’analisi di un gas radioattivo, il Radon. Quando le faglie vengono attivate questo gas fuoriesce raggiungendo la superficie. È per questo che è riuscito a prevedere esattamente il luogo in cui il terremoto sarebbe avvenuto.

(Articolo originale)

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