giovedì 3 febbraio 2011

Italia dall'Estero - Sempre Berlusconi

Pubblico un articolo di El País del 16 gennaio 2011 (traduzione da Italia dall'Estero):

Sempre Berlusconi

La Corte Costituzionale limita gli eccessi del Cavaliere, mentre la politica italiana continua a degradarsi

La Corte Costituzionale italiana ha invalidato in parte la “legge sul legittimo impedimento”, uno degli ultimi stratagemmi giuridici con i quali Silvio Berlusconi ha cercato di sottrarsi alla giustizia. La sentenza della Corte Costituzionale unisce il rifiuto di alcune disposizioni con l’interpretazione di altre, sebbene sempre al fine di limitare il potere dell’Esecutivo. Il Primo ministro non potrà autoconcedersi periodi di immunità di sei mesi rinnovabili. E saranno i giudici a determinare se gli impegni del capo del Governo costituiscano un plausibile motivo per modificare le date delle udienze.

In vista della sentenza sul Legittimo Impedimento, si conferma che le affermazioni più scandalose possono diventare la norma nell’Italia di Berlusconi, quindi il ruolo della Corte Costituzionale si limita a ricordare l’ovvio. Ciononostante, lo Stato di diritto non è uscito indenne dagli attacchi che ha subito da quando sono cominciati i problemi del premier con la giustizia. A Berlusconi non è bastato ostacolare il funzionamento delle istituzioni, ma ha cercato di snaturarle attraverso leggi che vanno oltre l’equilibrio dei poteri. Con una sfumatura decisiva: che la preponderanza concessa all’Esecutivo vuole esimerlo dalle responsabilità penali in cui è incorso in passato per problemi non correlati alla gestione del governo, non facilitarne le azioni future.

Soltanto un giorno dopo la sentenza costituzionale sul legittimo impedimento è esploso il, finora, ultimo scandalo del primo ministro per i suoi rapporti con prostitute. La procura di Milano ha annunciato l’apertura di una nuova inchiesta contro Berlusconi, che questa volta è accusato di prostituzione minorile e di abuso di potere per il caso della giovane marocchina fuggita da un centro di accoglienza minorile e pagata per partecipare a varie feste organizzate a Villa Certosa, in una delle quali sarebbe stato presente Vladimir Putin. Berlusconi avrebbe interceduto per la giovane davanti alla polizia, presentandola falsamente come una parente del presidente egiziano Hosni Mubarak.
Il degrado della vita politica italiana è arrivato a tali estremi che né i risvolti giudiziari né gli scandali sembrano minacciare la continuità del primo ministro, mentre il resto del mondo osserva con stupore.

(Articolo originale)

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