mercoledì 1 luglio 2009

Italia dall'Estero - Forse anche cocaina alle feste di Berlusconi

Pubblico un articolo del Diario de Noticias del 25 giugno 2009 (traduzione da Italia dall'Estero):

Forse anche cocaina alle feste di Berlusconi

Nelle intercettazioni ascoltate dalla procura di Bari, emerge un nome sospetto: “Nick”, che secondo i media fornisce droghe ai ricchi un po’ in tutta Italia e avrebbe anche partecipato alle feste del primo ministro.

Le feste che Silvio Berlusconi desiderava rimanessero di natura privata, diventano ogni giorno più pubbliche, attraverso i dettagli che vengono rivelati dai media e dai magistrati di Bari. Già è noto che decine di donne, alcune delle quali prostitute professioniste, affermano di aver ricevuto denaro per partecipare a feste nelle case che il primo ministro italiano possiede a Roma e in Sardegna. Ora sorge il sospetto che girasse la cocaina.

Le autorità devono interrogare Nicola D., “Nick”, uno spacciatore omosessuale che avrebbe partecipato ad alcune delle suddette feste. Questo perché nelle registrazioni telefoniche analizzate dalla Procura, l’uomo che reclutava le donne, Gianpaolo Tarantini, aveva promesso a una di loro una notte di “sesso e droga”. E riferì che ci sarebbe stata “una festa bianca” con centinaia di invitati, tra i quali “Nick”, ha scritto il Corriere della Sera.

“Nick invita belle ragazze per le feste. Organizza serate in discoteca e ha contatti a Roma, Milano, dovunque. Conosce uomini d’affari, politici, molta gente”, ha detto al Times la transessuale Manila Gorio, amica della donna al centro della polemica: Patrizia D’Addario, prostituta, che ha denunciato la presenza di donne pagate alle feste, e ha consegnato sei registrazioni audio, un video e vari filmati alla procura di Bari. Ha riferito di aver ricevuto mille euro per partecipare a una delle feste organizzate da Silvio Berlusconi.

A questo punto l’inchiesta già coinvolge più di trenta donne. Berlusconi, 72 anni, ha assicurato alla rivista Chi di non aver mai pagato per fare sesso con una donna, perché questo toglie il piacere della conquista. E ha affermato che Patrizia D’Addario deve essere stata pagata da persone che hanno interesse a danneggiarlo. Ha assicurato inoltre che se avesse saputo che accanto a lui c’erano prostitute d’alto bordo anziché giovani disposte a divertirsi, sarebbe rimasto a chilometri di distanza.

I magistrati hanno scoperto il legame tra le feste di Berlusconi ascoltando le intercettazioni fatte a Gianpaolo Tarantini, 34 anni, nell’ambito di un’indagine per frode fiscale nella gestione della Techno Hospital, impresa per il commercio di apparecchiature ospedaliere che condivide con il fratello. Tarantini è ora indagato per corruzione e induzione alla prostituzione. Allo stesso tempo, questo commerciante lavorava come lobbista, fornendo grosse somme di denaro per influenzare il Governo Berlusconi a favore degli interessi di alcune imprese.

Solo il Gruppo Intini ricevette 150 mila euro all’anno, ha ammesso ieri al Corriere della Sera il consigliere delegato del gruppo, Enrico Intini. Il gruppo omonimo voleva che il servizio di Protezione Civile includesse l’impresa nella lista di quelle che lavorano in situazioni di emergenza. “Queste relazioni con Tarantini derivano dalla sua conoscenza con Berlusconi. Non ci sono dubbi. Parliamo di una relazione con un uomo potente, molto potente, e per un aspirante lobbista questo era il massimo”, ha detto il responsabile al quotidiano.

Il Corriere della Sera ha scritto che nelle intercettazioni ci sono molte conversazioni tra Tarantini e Berlusconi, ma non ha riportato le frasi. Ha detto solo che “parlano di ragazze e di feste allegre e scherzose”.

Quanto a Nicola D., “Nick”, l’avvocato di Tarantini, Nicola Quaranta, ha assicurato al Times: “Non sappiamo chi sia lui. Non facciamo commenti. Si tratta di voci. Se ci fossero indagini formali e accuse per qualche reato, allora, a questo punto, verificheremo le fonti per difenderci.”

(Articolo originale di Patrícia Viegas)

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