lunedì 22 febbraio 2010

Italia dall'Estero - In Italia, la corruzione è triplicata nel 2009

Pubblico un articolo de Le Figaro del 18 febbraio 2010 (traduzione da Italia dall'Estero):

In Italia, la corruzione è triplicata nel 2009

Il rapporto annuale della Corte dei conti denuncia un’amministrazione con pochi scrupoli

In Italia, l’anno scorso, i reati di corruzione sono aumentati del 229% e quelli di concussione del 153%, denuncia la Corte dei conti nel suo rapporto annuale. “Siamo soprattutto preoccupati dalla piccola corruzione. È un fenomeno della società che il Codice penale non riesce ad eliminare”, afferma il suo presidente, Tullio Lazzaro.

Sanità e lavori pubblici ne sono particolarmente affetti, ma il fenomeno si allarga a tutti i settori dell’amministrazione. I corrotti usano spesso il loro rango sociale con arroganza, come il consigliere municipale di Milano, Mirko Pennisi, presidente della commissione urbanistica, sorpreso la settimana scorsa mentre incassava per strada una tangente di cinquemila euro. All’arrivo dei carabinieri, che avevano precedentemente fotografato i biglietti, si è nascosto in una grande libreria dove il pacchetto è stato ritrovato tre giorni più tardi nascosto dietro un lavandino nei bagni.

Ancora più grave, il caso di Angelo Balducci, presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici, principale autorità in materia di controllo degli appalti dello Stato. Balducci è stato arrestato la settimana scorsa contemporaneamente ad un imprenditore di 39 anni, Diego Anemone, e a due funzionari nell’ambito di un’inchiesta sulla corruzione che ha portato ad indagare anche sul capo della Protezione civile, Guido Bertolaso. Avrebbero aumentato del 50% alcuni appalti per la creazione di diverse infrastrutture, un centro conferenze in Sardegna, la ristrutturazione dell’aeroporto di Firenze, la costruzione d’impianti sportivi in occasione dei mondiali di nuoto nel 2010 e di altri avvenimenti….

Diciotto anni dopo l’inchiesta “Mani Pulite” che aveva decapitato una gran parte della classe politica, Silvio Berlusconi non crede al ritorno della grande corruzione: “Tutt’al più esistono dei casi di arricchimento personale”, ha dichiarato.

(Articolo originale di Richard Heuzé)

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