mercoledì 10 febbraio 2010

Italia dall'Estero - Berlusconi, vieni qui

Pubblico un articolo di Itapê Digital del 7 febbraio 2010 (traduzione da Italia dall'Estero):

Berlusconi, vieni qui

Tre notizie della settimana sul premier italiano Silvio Berlusconi, che sarà in visita in Brasile a febbraio:

in visita ufficiale in Israele, ha definito “ingiusto” il Rapporto Goldstone, già approvato dall’ONU, secondo cui lo stato di Israele ha compiuto “crimini di guerra e possibili crimini contro l’umanità” all’inizio dell’anno passato, all’epoca dei suoi attacchi devastanti nella striscia di Gaza. Per Berlusconi Israele aveva il “diritto di difendersi dai razzi lanciati contro il proprio paese”;

si è inoltre aggiunto al coro di coloro che chiedono un intervento straniero in Iran, oltre a forzare il paragone tra Ahmadinejad a Hitler (”Il problema della sicurezza è fondamentale per Israele. Oggi ancora di più perché c’è uno Stato che prepara una bomba atomica da usare contro qualcuno. Uno Stato con un leader che ci ricorda personaggi nefasti del passato”);

nel frattempo in Italia il suo gruppo alla Camera è riuscito a far approvare un progetto di legge che, se otterrà anche il sì del Senato, gli permetterà di dribblare eternamente la Giustizia, in quanto basterà portare scuse ufficiali per non essere obbligato a rispondere alle convocazioni giudiziarie.

È scioccante che in un paese del primo mondo, in pieno ventunesimo secolo, siano addirittura tentati simili casuismi sfacciati. Berlusconi, che già è sfuggito per un pelo alla condanna per la copertura politica che ha dato alla Mafia siciliana negli anni ‘90, aspira all’impunità senza verdetto di innocenza anche nei processi per frode fiscale e corruzione nei quali è imputato.

Abusando vergognosamente della condizione di primo ministro, tenta di sfuggire alla Giustizia mutando le regole del gioco, incentivando l’introduzione di leggi che possano avvantaggiarlo.

Il progetto di legge che ridurrebbe il termine di prescrizione per i processi la cui pena è inferiore ai dieci anni, attende il voto della Camera. Se verrà convertito in legge, come per coincidenza, i processi contro Berlusconi cadranno immediatamente in prescrizione.

Il primo tentativo del governo e del parlamento italiani per legare le mani ai giudici fu la promulgazione di una legge che concedeva l’immunità penale alle quattro cariche più alte dell’amministazione pubblica del paese.

Questa avrebbe salvato Berlusconi dai processi fino al 2013, quando terminerà il suo patetico mandato. Ma la Corte Costituzionale, istanza suprema del potere Giudiziario in Italia, ha spazzato via questa spazzatura, che nel frattempo si sta cercando di tirare fuori dalla discarica…

(Articolo originale di Celso Lungaretti)

Nessun commento: