martedì 22 settembre 2009

Italia dall'Estero - Silvio Berlusconi “potrebbe dimettersi” se la legge sull’immunità non passa

Pubblico un articolo del Times del 18 settembre 2009 (traduzione da Italia dall'Estero):

Silvio Berlusconi “potrebbe dimettersi” se la legge sull’immunità non passa

Se la Corte Costituzionale, che inizierà a deliberare il 6 ottobre, respingerà la legge “ci sarebbero danni ad una funzione pubblica, che non potrebbe essere svolta” ha dichiarato Glauco Nori, dell’avvocatura di stato che difende il Presidente del Consiglio. Questa decisione potrebbe causare “danni irreparabili” e portare il Presidente del Consiglio a dimettersi.

La legge, che Berlusconi ha fatto passare in Parlamento lo scorso anno dopo essere salito al potere per la terza volta, fornisce l’immunità a se stesso, in qualità di Presidente del Consiglio, ed a tre altre alte cariche dello stato: il Presidente della Repubblica, una carica alla quale egli ambisce, e i Presidenti di entrambe le camere del Parlamento.

La Corte dovrebbe giungere ad un verdetto entro due o tre giorni da quando inizierà a considerare la questione.

I politici dell’opposizione sostengono che la legge è stata confezionata su misura per proteggere Berlusconi dalle accuse di corruzione. Al momento in cui la legge è stata approvata, Berlusconi era sotto processo a Milano per una presunta tangente di 600 000 dollari all’avvocato inglese David Mills in cambio di false testimonianze per suo conto in alcuni processi per corruzione degli anni ‘90. Il processo di Berlusconi è stato sospeso, ma Mills è stato condannato a febbraio a 4 anni e mezzo di carcere. Se la legge sull’immunità fosse bocciata, è probabile che le accuse contro Berlusconi siano risollevate.

Ci sono inoltre notizie di magistrati a Milano e Palermo che stanno indagando sui presunti legami del Presidente del Consiglio con la mafia negli anni ‘90.

Mori ha dichiarato che la legge non è solo legittima ma anche obbligatoria, poiché accusare il Presidente del Consiglio di corruzione “limiterebbe la sua capacità di guidare il paese”. Comunque il Pubblico Ministero di Milano ha inviato il suo memorandum alla Corte, sostenendo che la legge sull’immunità viola il principio dell’uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge.

Secondo il quotidiano La Repubblica, che è stato un critico di primo piano del Presidente del Consiglio, alcuni figure di spicco starebbero preparando un “governo di unità nazionale” nel caso in cui Berlusconi dovesse dimettersi.

Secondo un sondaggio di questa settimana da parte della società di ricerche di mercato IPR, di la popolarità del Presidente del Consiglio è caduta al 47%, il punto più basso da quando è stato rieletto lo scorso anno.

(Articolo originale di Richard Owen)

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