mercoledì 28 gennaio 2009

Italia dall'Estero - Silvio Berlusconi sotto attacco dopo la gaffe sugli stupri

Pubblico un articolo del Times del 26 gennaio 2009 (traduzione da Italia dall'Estero):

Silvio Berlusconi sotto attacco dopo la gaffe sugli stupri

Silvio Berlusconi si è trovato di nuovo al centro di polemiche dopo aver dichiarato, riferendosi ad alcuni casi di stupro avvenuti recentemente, che l’invio di più militari nelle strade non garantirebbe la sicurezza delle donne italiane poiché “avremmo bisogno di tanti soldati quante sono le belle donne in Italia - e non ce la faremo mai”.

Le femministe hanno accusato il Presidente del Consiglio italiano, non nuovo a questo tipo di gaffe, di non prendere sul serio il tema della violenza contro le donne. Walter Veltroni, leader dell’opposizione di centro-sinistra, ritiene che i commenti di Berlusconi denotino una “mancanza di sensibilità”.

Questo mese tre casi di stupro avvenuti a Roma hanno conquistato le prime pagine dei quotidiani, l’ultimo dei quali si è verificato venerdì scorso ai danni di una ragazza e del suo fidanzato nella periferia di Guidonia ed è stato attribuito a cinque cittadini dell’Europa dell’est. L’aggressione, in cui la ragazza è stata violentata a turno dal gruppo dopo che il suo ragazzo è stato picchiato e chiuso nel bagagliaio dell’automobile, ha portato la polizia a fare dei controlli in un campo nomadi abusivo di immigrati rom nel fine settimana, e ad attacchi di vigilantes contro gli immigrati. In un altro episodio una donna di 41 anni è stata violentata da due uomini presso la fermata di un autobus a Roma.

Vittoria Franco, Ministro-ombra delle pari opportunità per il centro-sinistra, ha affermato: “Berlusconi avrebbe fatto meglio a tacere piuttosto che fare commenti offensivi nei confronti delle donne. Praticamente ha detto che se le donne andassero in giro da sole rischierebbero di essere aggredite o violentate perché è impossibile controllare l’intero territorio”. Luca Volonté dell’UDC, ha dichiarato “Forse Berlusconi pensa che tutti gli uomini italiani siano sessualmente irresponsabili e non riescano a controllare i propri istinti”.

C’è stato sconcerto anche quando si è saputo che un 22enne accusato di aver stuprato una ragazza di 23 anni durante una festa di Capodanno organizzata sul sito della mostra-mercato del comune di Roma ha ottenuto gli arresti domiciliari da un magistrato donna che avrebbe creduto alle sue dichiarazioni in cui si diceva pentito per il suo “comportamento violento provocato dall’uso di alcoolici e stupefacenti”.

Gianni Alemanno, sindaco di Roma, ha chiesto che l’uomo venga messo in prigione dopo aver ricevuto una telefonata della vittima scioccata che diceva di sentirsi “abbandonata dalle autorità”.

Sabato, Berlusconi ha detto di voler aumentare di dieci volte il numero di militari che collaborano con la polizia nel pattugliamento delle strade - portando il totale a 30.000 unità. Tuttavia ieri ha dichiarato che prenderà una simile decisione solo dopo essersi consultato con il Presidente Napolitano, capo delle forze armate.

Durante un comizio per le elezioni locali a Sassari in Sardegna, Berlusconi ha detto che “persino negli stati più militarizzati” crimini come lo stupro accadono comunque.

La sua coalizione di centro-destra è salita al potere dopo le elezioni tenutesi in aprile promettendo un giro di vite sulla criminalità. A questo ha fatto seguito una campagna mediatica contro i presunti crimini di strada compiuti da zingari e immigrati clandestini, dopo lo stupro e l’omicidio della moglie di un ufficiale di marina ad opera di un balordo rumeno nelle periferie di Roma nell’ottobre 2007. Dall’entrata in carica, il governo Berlusconi ha destinato 3.000 militari a compiti di polizia, incluso il pattugliamento delle strade e la sorveglianza di ambasciate e ministeri, elaborando nuove leggi contro gli immigrati clandestini.

Tuttavia Marco Minniti, Ministro-ombra dell’interno per il centro-sinistra, ha detto che la mobilitazione su larga scala dell’esercito per compiti di polizia ordinaria era “senza precedenti, dispendiosa e tale da suggerire uno stato d’assedio”. Nicola Tanzi del SAP, un sindacato di polizia, ha detto: “Non basta mettere i soldati per le strade per combattere il crimine. Deve essere combattuto attraverso intelligence e indagini”.

Durante il fine settimana, 600 immigrati e rifugiati sono scappati da un centro di detenzione temporaneo di immigrati sovraffollato sulla piccola isola di Lampedusa di fronte alle coste del Nord Africa per unirsi alla manifestazione dei residenti del luogo contro le misure del governo che prevedono l’apertura di un altro centro sull’isola. Quasi tutti hanno successivamente fatto ritorno nel centro di accoglienza, una ex-base militare.

L’anno scorso più di 30.000 immigrati clandestini sono sbarcati a Lampedusa su imbarcazioni di fortuna, mentre qualcuno è annegato nel tentativo. Roberto Maroni, Ministro dell’Interno, ha detto che, in futuro, gli immigrati saranno rimpatriati direttamente da Lampedusa, senza essere trasferiti in un altro centro del territorio italiano, come avveniva in passato. Secondo le dichiarazioni del ministro, questo avrebbe ridotto il rischio di evasione.

Secondo Bernardino De Rubeis, sindaco di Lampedusa, l’isola sta diventando “l’Alcatraz del Mediterraneo. Gli abitanti dell’isola non sono razzisti, non ce l’abbiamo con gli immigrati, ma non vogliamo una struttura che si trasformi in una specie di prigione, visto che la politica del rimpatrio forzato non è applicabile per migliaia di ragioni”.

Berlusconi ha detto che nessuno possiede una “bacchetta magica” per risolvere il problema dell’immigrazione clandestina. Il Presidente del Consiglio ha comunicato anche che è entrato in vigore un accordo tra Italia e Libia, appena ratificato dal Parlamento per arginare il flusso di immigrati controllando l’esodo attraverso dei “barconi” provenienti dalle coste libiche.

(Articolo originale di Richard Owen)

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