lunedì 19 gennaio 2009

Italia dall'Estero - Gli italiani perdono, i francesi stravincono nella vendita di Alitalia

Pubblico un articolo del Guardian del 15 gennaio 2009 (traduzione da Italia dall'Estero):

Gli italiani perdono, i francesi stravincono nella vendita di Alitalia

Roma (Reuters) - Il governo italiano ha considerato il salvataggio dell’Alitalia una vittoria patriottica. Ma secondo gli analisti la vera vincitrice è la rivale Air France-KLM, mentre il conto da pagare è rimasto agli italiani.

L’Alitalia ha ripreso i voli martedì come compagnia aerea rinnovata di proprietà di investitori privati, dopo un difficile processo di vendita che l’anno scorso aveva visto il fallimento del tentativo di acquisizione da parte della Air France-KLM, in un momento in cui la compagnia aerea italiana era sommersa da debiti e perdite. Silvio Berlusconi, all’epoca in campagna elettorale per diventare Presidente del Consiglio, definì l’accordo umiliante nonché un tentativo di colonizzazione francese.

La compagnia aerea francese è tornata meno di un anno dopo con un accordo ancora più vantaggioso per essa, pagando meno di un quinto della sua precedente offerta per una quota del 25%, per un’Alitalia ripulita, liberata dai suoi debiti, dai problemi legati alla forza lavoro e dai reparti più problematici.

Gli italiani, nel frattempo, finiranno per pagare circa 4 miliardi di euro di tasse in più per le passività dell’Alitalia, delle quali si è fatto carico lo Stato in occasione del fallimento in agosto, così come per i sussidi sociali ai lavoratori licenziati, come dichiara l’economista dell’Università Bocconi Tito Boeri. Lo 0,3% del prodotto interno lordo annuale è stato dirottato per recuperare Alitalia, più o meno la stessa cifra che il governo ha speso per risollevare l’Italia dalla crisi finanziaria, ha dichiarato.

“La Air France-KLM è il vero vincitore in tutto questo” ha dichiarato Boeri. “Ottiene la Good Company in una posizione di monopolio per la tratta fondamentale Milano-Roma, senza pagare per i suoi debiti, mentre i contribuenti italiani saranno costretti a pagare per i debiti della Bad Company”.

Inoltre per gli italiani si prospettano tariffe maggiorate sulla trafficata tratta Roma-Milano nella quale Alitalia è dominante grazie alla fusione, all’interno della ristrutturazione, con la rivale minore Air One.

Indubbiamente Air France-KLM ha guadagnato un’ambita posizione sul mercato italiano sborsando 323 milioni di euro al posto dei circa 1,75 miliardi di euro offerti inizialmente, il tutto senza la necessità di accollarsi gli agguerriti sindacati di Alitalia e altri debiti.

Il precedente accordo, quando fu reso pubblico, prevedeva 1 miliardo di euro di quota capitale, 608 milioni di euro di obbligazioni convertibili e 10 centesimi di euro per ogni azione, o 138 milioni di euro. La Air France-KLM si sarebbe inoltre fatta carico di altri debiti per circa 1,37 miliardi di euro.

Il mercato sembra apprezzare l’accordo. Le azioni di Air France-KLM a novembre sono uscite da 52 settimane di ribasso e questo mese sono risalite del 3,7%, quando le voci sull’accordo Alitalia si sono intensificate. Per contro, le azioni si erano ribassate del 20% tra novembre 2007, quando la Air France-KLM era stata scelta come miglior compratore, e aprile 2008, quando l’accordo sfumò dando il via a una ripresa durata mesi.

Mentregli analisti si preoccupavano del fatto che la vecchia struttura dell’Alitalia potesse danneggiare quella dell’Air France-KLM con l’accordo precedente, molti sono invece ottimisti questa volta, sottolineando sinergie attese per 720 milioni di euro in tre anni, per entrambi i membri dalla nuova alleanza. “La nuova Alitalia deve affrontare rischi minori della precedente compagnia di proprietà dello stato” hanno dichiarato gli analisti di Exane in una nota ai clienti. “Questo potrebbe finire per essere un investimento molto buono per la Air France-KLM sia in se stesso, sia per l’accesso continuo ed esteso che porta al grande mercato italiano.”

La Air France-KLM non può aumentare la sua quota di partecipazione per quattro anni per via di un accordo bloccato, ma potrà farlo dopo o se la compagnia deciderà di riquotarsi sul mercato dopo tre anni.

PROTESTA POLITICA

Tutto questo ha fatto arrabbiare l’opposizione di centro-sinistra italiana, che aveva appoggiato la precedente acquisizione da parte di Air France-KLM, poi sfumata. Massimo Donadi, uno dei leader del partito italiano di centro-sinistra Italia dei Valori (IDV) alla Camera dei Deputati, ha sventolato in Parlamento una copia del quotidiano francese Les Echos, con il titolo “Grazie Silvio” in prima pagina chiedendo come il governo avesse potuto permettere un accordo così “scandaloso”.

“L’Italia dei valori non è contro Air France-KLM che è senza dubbio un’ottima compagnia, in grado di rivitalizzare l’Alitalia” ha dichiarato Antonio Borghesi, parlamentare dell’IDV. “Il problema è che adesso i francesi non pagheranno quello che avrebbero pagato con il precedente governo, per la semplice ragione che gli italiani sono già stati costretti a pagare 4 miliardi di euro”.

Il presidente di Alitalia, Roberto Colaninno, ha negato che la Air France-KLM abbia avuto profitti eccessivi, mentre il governo di Berlusconi nega che gli italiani abbiano finito per fare un cattivo affare, sostenendo che i suoi sforzi abbiano impedito che l’Alitalia rimanesse a terra per sempre.

“Abbiamo salvato l’Alitalia con un gruppo di investitori privati”, ha dichiarato mercoledì il Ministro del Lavoro Maurizio Sacconi ai corrispondenti stranieri. “Abbiamo costruito da zero una soluzione italiana”.

(Articolo originale di Deepa Babington)

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