venerdì 15 aprile 2011

Italia dall'Estero - Prima li invita, poi li scaccia

Pubblico un articolo di El País del 11 aprile 2011 (traduzione da Italia dall'Estero):

Prima li invita, poi li scaccia

Era l’estate del 2009. B. andò a Tunisi in visita molto privata dal suo socio franco-tunisino Tarak Ben Ammar. Il motivo era l’inaugurazione della televisione maghrebina via satellite Nessma TV, un nuovo investimento dell’azienda Quinta Communications, produttrice lussembrghese in cui B. possiede un 22% e Muhammar Gheddafi, attraverso l’azienda Lafitrade, possiede (o possedeva) il 10%. Credo di aver parlato di questo in precedenza, ma mi sembra di non aver riportato la meravigliosa intervista che B. concesse ai suoi nuovi dipendenti (compreso Ben Ammar come interprete).

All’inizio, B. parla dell’immigrazione come uno statista. Dice che il problema maggiore sono le mafie, e racconta che Ben Ali (che tempi!) gli ha detto che ci sono 300 organizzazioni impegnate nel traffico di persone. Poi, ragionevole e generoso, invita i Magrebini a non viaggiare su barconi insicure rischiando la vita.

Nel suo francese maccheronico da ex-studente della Sorbona, aggiunge poi che aumenterà “non solo in Italia ma anche in Europa le possibilità di entrare legalmente” per gli immigranti.

“Abbiamo il dovere di guardare a coloro che arrivano con totale apertura di cuore e di dare loro la possibilità di un lavoro, casa, scuola per i loro figli, benessere, salute, l’apertura di tutti i nostri ospedali per le loro necessità. Questa è la politica del mio governo”.

La velina conduttrice levita, gli dice che è un uomo incredibile, chiede un applauso, lui risponde modesto che è un uomo del popolo, che rispetta i più umili, che questa è la sua educazione, quel che gli insegnò la sua famiglia e che imparò dai salesiani dove studiò per otto anni.

“Inoltre, dato che sono un uomo con responsabilità di governo, la cosa per me più importante è aiutare quelli che ne hanno bisogno”, spiega.
“Non mi pento di nulla” dice subito, “non c’è nulla di cui io sia orgoglioso, e spero che quando sarò sotto terra possano scrivere ‘fu un uomo giusto, un uomo buono’”. (Lo faremo).
“Dovete vedere qusto canale, migliorerà la vostra vita, è il numero uno”, aggiunge più tardi assumendo già il ruolo di sponsor.

Prima di terminare, chiede il numero di telefono alla presentatrice e questa lo frena un momento e sembra che stia per fargli la domanda del secolo. Quando infine spara, gli chiede come mai il Milan ha venduto a Kaká (come a dire, cosí carino). Al che il gran timoniere risponde: “Ah, hanno venduto Kaká?”.
“L’uomo più intelligente d’Europa”, riassume una voce maschile, forse dello stesso Ben Ammar.

Sembra incredibile, no? Un anno e mezzo dopo averli invitati a venire, avergli promesso lavoro, benessere, scuole, tutti gli ospedali, il suo governo li abbandona alla loro sorte a Lampedusa, poi semina il panico tra i suoi abitanti parlando di un esodo biblico e di uno tsunami umano, poi distribuisce i tunisini negli accampamenti senza vigilanza perché se ne vadano in Francia, ed ora a tutti gli effetti chiede all’Unione Europea che li lasci entrare e minaccia di separarsi se l’Europa non accetta di distribuirli nell’area Schengen.

È ragionevole che Francia e Germania non lo sopportino. Forse pensano che B. dovrebbe assumerli nelle sue aziende prima di levarseli di torno con disprezzo. In fin dei conti gliel’aveva promesso, ed è un uomo di parola che è venuto al mondo per aiutare gli altri. È quel che ha di brutto internet, che le spie sanno ormai tutto al volo.

In ogni caso, fate molta attenzione ai vostri schermi in questi giorni. C’è guerra aperta nel PDL, le cospirazioni sono di tutti contro tutti, e le coltellate volano senza sosta. Nove ministri si riuniscono a cena per conto loro per cospirare contro Tremonti, che considerano il traditore che verrà dopo B. L’elefantino Ferrara avverte tipo minaccia ai naviganti: “B. potrebbe abbandonare”. La Lega ne ha abbastanza di ingoiare il rospo, la sua base spinge contro B. e mercoledì si vota la legge sul processo breve, che potrebbe finire per essere, se una o più fazioni osano, la tomba del governo onnipotente di Cesare.

Significativamente o forse no, la pagina web Dagospia domenica scorsa intitolava così la sua unica informazione del giorno : “gli ultimi giorni di Pompei”.
Ma non preoccupatevi, prima di tacere il nostro uomo aggiusterà l’emergenza immigrazione, la guerra in Libia, la vittoria nel campionato del Milan, la spazzatura di Napoli, e persino la fuga radioattiva di Fukushima. La sua specialità, come già sapete, è risolvere problemi.
State tranquilli e godetevelo in pace.
Allego il video della Sora Cesira su Madame Sarkozy. Geniale, come sempre.

(Articolo originale di Miguel Mora)

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